Oggi, la compravendita di oggetti, veicoli e immobili nuovi e usati tra privati si effettua prevalentemente su mercati o piattaforme di commercio online. Anche se la maggior parte delle transazioni avviene senza problemi, su queste piattaforme capitano anche casi di truffa. Se si smascherano i modi operandi dei criminali, gli internauti riescono ad individuare per tempo un possibile tentativo di truffa e quindi a prevenirlo.

Con la campagna “Troppo bello, non è vero?!” attualmente in corso, la Prevenzione Svizzera della Criminalità (PSC), insieme ai mercati online di SMG Swiss Marketplace Group AG, la società che raggruppa vari mercati e piattaforme di commercio online (anibis.ch, Ricardo, tutti.ch, AutoScout24, MotoScout24, Car For You, ImmoScout24, Homegate) nonché ai corpi di polizia cantonali e comunali, sensibilizza la popolazione alle varie truffe che possono essere commesse sui mercati online.

  • Anibis
  • Ricardo
  • Tutti
  • AutoScout24
  • MotoScout24
  • Car for you
  • ImmoScout24
  • Homegate

Caratteristiche generali della truffa

Per truffa s’intende, da un punto di vista legale, l’intenzione di procacciare a sé o ad altri un indebito profitto ingannando con astuzia una persona. Questo vale sia in internet che nella vita reale. I truffatori usano spesso dei trucchi per indurre le loro vittime a compiere azioni avventate o per raggirarle scientemente. Le vittime di truffe spesso riferiscono di aver avuto un brutto presentimento. È importante fare attenzione a queste piccole sensazioni e fidarsi del proprio istinto. Le seguenti caratteristiche possono essere segnali d’allarme che indicano una possibile truffa.

Troppo bello, non è vero?!

Chi si aggiudica subito una rarità offerta su una piattaforma di annunci online dovrebbe insospettirsi. Lo stesso vale se il presunto partner commerciale vuole occuparsi dell'intera transazione, spesso complicata. Di solito, segue una richiesta di acconto (merce fittizia), ma l'oggetto in questione non sarà mai consegnato.

Troppo sconosciuto, non è vero?!

Se un acquirente dall'estero si interessa all'offerta che avete pubblicato su una piattaforma di commercio online svizzera o se un venditore dall'estero vi contatta – indipendentemente dal fatto che si sia messo in vendita un immobile, un veicolo o altri oggetti –, non c'è ancora motivo di insospettirsi, anche se è insolito. Se, per qualche ragione, la persona in questione non può o non vuole mostrare o ritirare personalmente la merce offerta e insiste nell'affidare il compito della presa in consegna ad un servizio sconosciuto o nell'effettuare un complicato trasferimento di denaro, tutti i vostri campanelli d'allarme dovrebbero suonare. Se vi vengono proposti metodi di transazione o opzioni di consegna di cui non avete mai sentito parlare, è forse perché non esistono affatto! (Finto servizio di consegna).

Troppo economico, non è vero?!

Si offrono articoli di lusso, prodotti molto amati, rarità o merce di cui c'è carenza di fornitura, nonché immobili particolarmente ricercati o interessanti a prezzi irrealisticamente bassi. In questo caso si vendono delle contraffazioni (articoli di marca contraffatti) oppure gli articoli in questione non sono affatto consegnati (merce fittizia). Lo stesso vale per l'appartamento o l'immobile auspicato che non sarà mai affittato né venduto perché l'offerta in questione era fasulla.

Troppo generoso, non è vero?!

Qualcuno paga più di quanto richiesto o è disposto a farsi carico di spese elevate per un servizio di consegna? Questo è sicuramente un segnale di truffa (acquirente fittizio).

Troppo semplice, non è vero?!

Usare password semplici o la stessa password per tutti gli account è certo molto semplice e comodo, ma purtroppo anche molto imprudente. Questa situazione, infatti, è molto allettante per i truffatori, perché li agevola nel piratare gli account in questione (uso improprio dei dati).

Queste caratteristiche valgono anche quando non si commerciano merci. Con la pubblicazione di un annuncio di lavoro che promette molta libertà, un carico di lavoro limitato e un ottimo stipendio su un portale di annunci forse si vogliono reclutare persone per riciclare denaro, ossia i cosiddetti "money mules" (letteralmente muli del denaro). E una proposta d'investimento che promette un alto rendimento è raramente seria (truffe sugli investimenti).

Forme di truffa

I truffatori sono spesso molto creativi e flessibili, e adattano costantemente i loro modi operandi. Le forme di truffa presentate qui di seguito sono quelle più comuni. Importante: ci sono sempre varianti sul tema o combinazioni di diverse forme di truffa.

Merce fittizia

Offerte di merce fittizia: si tratta di presunti venditori seri che propongono prodotti, veicoli o immobili interessanti dietro un pagamento anticipato. Ovviamente, gli articoli non sono in loro possesso e quindi non li consegneranno mai. A seconda della piattaforma, sono tipiche le truffe che presentano le seguenti caratteristiche.

  • Merce fittizia e veicoli fittizi su portali di annunci (tutti.ch, anibis.ch, AutoScout24, MotoScout24 e Car For You): in questo caso, si offrono articoli e veicoli ad un prezzo molto allettante. Gli acquirenti interessati e potenziali vittime sperano di concludere un buon affare. Quando sono contattati vengono messi sotto pressione perché viene detto loro che si tratta di un’offerta unica. Chi non si decide subito rischia di farsi soffiare l’offerta perché qualcun altro potrebbe essere più veloce di loro. Questa situazione è volutamente provocata dai truffatori. Sanno che pochissime persone controlleranno prima se si tratta di un’offerta seria o degna di fiducia. Dopo l’acquisto, agli acquirenti viene chiesto di pagare in anticipo il dovuto. Tuttavia, l’oggetto non sarà mai fornito rispettivamente il veicolo non verrà mai consegnato e ovviamente la somma già pagata non sarà mai rimborsata. A volte, anche i dati della carta di credito vengono rubati durante la transazione (phishing).
  • Merce fittizia su piattaforme di commercio o mercati online (Ricardo): anche in questo caso vengono offerti prodotti molto noti e molto costosi ad un prezzo fisso irrealisticamente basso. Scopo: vendere rapidamente la merce proposta. Spesso, questa forma di truffa è anche legata ad account appena creati, usati in modo indebito o già esistenti. Dopo l’acquisto, gli acquirenti sono esortati a pagare la merce molto rapidamente, a volte versando il dovuto anche su conti bancari esteri di titolari di conti il cui nominativo non corrisponde all’account utente presente sulla piattaforma di commercio o sul mercato online. Generalmente, il venditore rifiuta che la merce venga ritirata di persona. L’articolo pagato non viene quindi mai consegnato.
  • Oggetti fittizi su portali immobiliari (Homegate, ImmoScout24, Acheter-Louer e altri): in questo caso, si offrono oggetti ad un prezzo insolitamente allettante. I locatori che contattano le persone interessate lo fanno però dall’estero adducendo motivi plausibili. Come condizione preliminare per poter visitare l’appartamento in questione, occorre versare in anticipo la caparra richiesta. In questo caso si tratta di una truffa del pagamento anticipato: in realtà l’appartamento in questione non esiste e il denaro versato è ormai finito nelle tasche dei truffatori. È soprattutto nelle località in cui la domanda di appartamenti è forte che si imbrogliano in questo modo le persone alla ricerca di un’abitazione. Il tipo di offerta può variare: oggetto in affitto e in vendita, ma più spesso anche appartamenti di vacanza, appartamenti utilizzati per un periodo di tempo limitato o stanze in appartamenti condivisi. In alcuni casi, le persone in cerca di un alloggio sono anche indirizzate verso siti web falsi che conferiscono un’ulteriore presunta legittimità alle foto contraffatte della super-offerta.

Articoli di marca contraffatti

In questo caso, il modus operandi è simile a quello adottato per le merci fittizie e viene attuato soprattutto su portali di annunci e piattaforme di commercio online sui cui si propongono oggetti di seconda mano come anibis.ch, tutti.ch e Ricardo: si offrono articoli di marca a prezzi molto allettanti che devono essere pagati in anticipo. Tuttavia, la vittima riceve solo una contraffazione dell’articolo di marca acquistato. Esiste anche una variante con l’acquirente truffaldino: il venditore invia effettivamente l’articolo di marca all’acquirente, ma quest’ultimo sostiene poi di aver ricevuto un articolo contraffatto.

Ci sono diversi modi per riconoscere una contraffazione: Stop Piracy

Acquirente fittizio

Anche come venditore occorre essere cauti. Nella variante “dell’acquirente fittizio”, un presunto acquirente contatta il venditore perché è generalmente interessato ad acquistare un oggetto costoso, come per esempio un veicolo. L’acquirente fittizio fa credere di vivere all’estero e quindi di non poter venire a vedere il veicolo. È però interessato all’oggetto e invia al venditore una ricevuta di pagamento falsificata, di solito poco leggibile, o la conferma contraffatta di un bonifico bancario. Non appena il veicolo viene consegnato, l’acquirente interrompe ogni contatto. L’importo dovuto non sarà mai versato sul conto del venditore. Una variante più audace dell’acquisto fittizio è la truffa dell’acquisto con pagamento della differenza. In questo caso, l’acquirente dice di aver pagato troppo e chiede al venditore di rimborsargli la differenza. Tuttavia, il presunto primo pagamento in eccesso non viene mai effettuato. Un’altra variante prevede il seguente modus operandi: il truffatore afferma che il bonifico è bloccato e che sarà sbloccato solo quando il venditore pagherà determinate spese. In tutti questi casi, il venditore perde non solo la sua merce ma anche il suo denaro.

Servizi di consegna fittizi su portali di annunci

In questa forma di truffa, una persona interessata ad un annuncio contatta il venditore e spiega di non poter ritirare la merce personalmente, adducendo di trovarsi troppo lontano. La persona interessata suggerisce però di gestire la transazione tramite un servizio di consegna. Al venditore vengono proposte due opzioni: pagare una tassa in anticipo che gli sarà rimborsata a posteriori (truffa del pagamento anticipato) o inserire i dati della sua carta di credito nel presunto sito del servizio di consegna (phishing).

  • I portali di annunci NON sostengono ufficialmente servizi di consegna e NON collaborano neppure con La Posta o la DHL!
  • La Posta NON accetta transazioni di denaro sulla porta di casa!

Truffa del pagamento anticipato

Il truffatore chiede al venditore un pagamento anticipato adducendo a pretesto che sussistono spese di trasporto o che è stato versato un importo eccessivo per una merce. Il denaro però non viene mai rimborsato e in realtà il presunto acquirente non è interessato alla merce in questione. Lo stesso accade con gli annunci immobiliari fraudolenti, in cui è necessario pagare una caparra per vedere l’appartamento offerto che però non esiste affatto.

Uso improprio dei dati

I criminali accedono agli account utente esistenti e li usano per fare offerte fraudolente. Soprattutto gli account con password deboli o identiche su diverse piattaforme possono essere rapidamente usati in modo improprio. Lo stesso vale per gli account i cui dati sono stati precedentemente derubati tramite phishing. In alternativa, vengono creati nuovi account utente e verificati con le copie dei documenti d’identità che i titolari hanno ignaramente consegnato prima a persone sconosciute. Questo account permette poi di pubblicare offerte fraudolente su varie piattaforme. I truffatori si nascondono dietro il nominativo di un fornitore valutato positivamente e fingono di essere affidabili. Per scoprire come proteggere i vostri account, vi invitiamo a leggere la rubrica “Cosa posso fare?”.

Situazione giuridica

Le varie forme di reati contro il patrimonio potrebbero rientrare nei seguenti articoli del codice penale, a seconda dell’effettiva fattispecie:

Dato che la truffa è un reato perseguibile d’ufficio, in questi casi la polizia indaga non appena ne viene a conoscenza. La maggior parte delle volte, i reati sono commessi in concomitanza con altre infrazioni contro il codice penale, come per esempio:

Cosa fa la polizia?

Nel caso dei reati in Internet, è difficile per la polizia catturare gli autori perché questi ultimi spesso cancellano bene le loro tracce digitali e sovente operano dall’estero, e in particolare da paesi che non offrono una buona assistenza giudiziaria. Tuttavia, si dovrebbe denunciare ogni truffa e anche ogni tentativo di truffa. La polizia dispone di diverse possibilità tecniche e non tutti i truffatori possiedono le conoscenze necessarie per mascherare sufficientemente i loro reati in Internet.

Potete trovare maggiori informazioni nella pagina tematica “Truffa“.

Cosa posso fare?

Per evitare di diventare vittime di una truffa

  • Prestate molta attenzione alla descrizione e alle foto contenute nella proposta di vendita, così come alla qualità linguistica e all'ortografia dell'offerta e alle modalità di comunicazione. Tuttavia, un testo scritto in modo impeccabile non è di per sé una garanzia di intenzioni serie. Le offerte fraudolente contengono spesso numeri di telefono, indirizzi e-mail, strane formulazioni e una scelta di parole proposte da uno strumento di traduzione automatica. Se notate che vengono usate le stesse foto in offerte pubblicate su diverse piattaforme, ma che la lingua o l'ubicazione dei venditori sono diverse, segnalate le offerte al servizio clienti della piattaforma di commercio online o del mercato online in questione.
  • Chiedete informazioni al fornitore, se un prezzo di vendita è sproporzionatamente basso e chiedetegli anche una prova d'acquisto. Conservate l'attestazione di autenticità di un articolo di marca come prova da utilizzare a posteriori. Verificate accuratamente se i giustificativi ricevuti contengono eventuali errori e incongruenze, prestando particolare attenzione a dettagli come date, indirizzi, descrizioni, e in generale alla struttura o alla forma.
  • Non lasciatevi mettere sotto pressione e non date seguito alle richieste di transazioni urgenti. Non inviate mai documenti personali come copia del passaporto o della carta d'identità ad acquirenti o venditori, e siate scettici se sono disposti ad inviarveli.
  • Prestate attenzione al profilo della vostra controparte. Se sono disponibili, controllate le recensioni delle transazioni passate e tutti i dati di contatto forniti dalla piattaforma di commercio o dal mercato online. Siate scettici se i dati sui giustificativi sono diversi da quelli che figurano nell'account o se siete contattati da altri numeri di telefono. In caso di dubbio, chiamate i numeri di telefono che figurano sulla piattaforma di commercio online e prestate attenzione all'andamento della conversazione. Le telefonate possono aiutare a farsi un'idea migliore della controparte.
  • Chiedete al venditore se è possibile ritirare la merce personalmente e controllatela sul posto. Inoltre, non fatevi convincere a pagare in anticipo, se sono stati offerti il pagamento in contanti e la presa in consegna.
  • Se possibile, rimanete sul canale di comunicazione della piattaforma di commercio o del mercato online ed evitate di passare a Whatsapp, all'indirizzo e-mail o ad altri canali di comunicazione non sicuri che non sono stati verificati dalla piattaforma di commercio online.
  • Siate generalmente scettici nei confronti di persone interessate provenienti dall'estero, specialmente con conti bancari esteri e messaggi Whatsapp da numeri di telefono fissi.
  • Fate attenzione con il codice QR di Twint: non utilizzate il codice QR di Twint o il codice numerico per trasferire denaro a persone che non conoscete.
  • Fate particolare attenzione se dovete effettuare un versamento su un conto bancario diverso e che per di più non è intestato al venditore.
  • Controllate l'indirizzo e-mail del mittente. Il nome del mittente (client di posta elettronica) può infatti essere creato a piacere. Per verificare l'indirizzo e-mail del mittente, dovete passare con il puntatore del mouse sopra il nome del mittente che appare nell'e-mail e poi cliccare sulla freccetta per aprire il campo di contatto. Qui appare l'indirizzo e-mail da cui l'e-mail proviene effettivamente.
  • Non cliccate su alcun link senza aver prima verificato dove vi indirizza. Per controllare i link, dovete passarci sopra con il puntatore del mouse. Potrete così visualizzare l'indirizzo del sito web registrato.
  • Affidatevi a strumenti di transazione sperimentati di fornitori di servizi finanziari riconosciuti.
  • Non trasferite importi tramite il codice QR o il codice numerico di Twint a persone private che non conoscete.
  • Non fidatevi delle ricevute di pagamento. Spedite gli articoli venduti solo quando avrete la prova dell'avvenuto versamento sul vostro conto.
  • Fidatevi del vostro istinto. Se notate uno o più punti sospetti, incaricate il servizio clienti della piattaforma di commercio o del mercato online di effettuare una verifica o informatevi presso la PSC.
  • Chiudete gli account utente che non usate più sulle piattaforme di commercio e sui mercati online.
  • Utilizzate password uniche e forti e una password diversa per ogni account utente. A tale riguardo vi consigliamo vivamente di utilizzare un gestore di password.
  • Controllate regolarmente se i vostri dati sono stati pubblicati a seguito di guasti informatici esterni, p. es. haveibeenpwned.com.
  • Diffidate delle offerte di lavoro (in caso di inserzioni di terzi o di offerte a seguito della pubblicazione del vostro annuncio di ricerca d'impiego) che pubblicizzano lavori per altre piattaforme.
  • Tenete conto dei S-U-P-E-R Consigli in materia di cybersicurezza.

Se siete diventati vittima di una truffa

  • Informate subito la vostra banca, la banca beneficiaria e la piattaforma di commercio o il mercato online.
  • Usate la "protezione dell'acquirente" se la piattaforma di commercio o il mercato online in questione la offre.
  • Sporgete denuncia alla polizia cantonale del vostro cantone di domicilio e portate con voi tutti i documenti in vostro possesso.
  • Cambiate la password del vostro account utente e anche del vostro account di posta elettronica, se il vostro account è stato usato in modo improprio.
  • Se siete diventati vittime di una truffa, potete contribuire a prevenirla non solo descrivendo il vostro caso in polizia, bensì anche raccontando la vostra esperienza alle persone che fanno parte del vostro entourage. In tal modo sensibilizzerete familiari, amici e conoscenti ed eviterete loro di essere a loro volta vittime di una truffa.

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